Eccoci al torneo di Modena; la struttura e l’organizzazione messa in piedi promette bene: sono state allestite delle tende da campo per far sistemare tutte le squadre partecipanti, ben 24 per quanto riguarda la Under12 e presumo in egual numero anche per le altre categorie.
Entriamo in campo pronti ad affrontare gli avversari del nostro girone; la prima partita è contro il Valsugana Rugby (vincitori dell’ultimo Topolino) ed è subito una battaglia.
Veniamo sconfitti ma ne usciamo a testa alta.
Poi è la volta del Reno Rugby Bologna squadra dotata di molta fisicità e quindi giustamente i nostri atleti la mettano subito sullo scontro fisico; sarebbe stato troppo facile batterli in velocità aprendo il gioco……. inoltre un nostro atleta pensa bene di dare una mano agli avversari, passandogli direttamente la palla facendogli fare subito una meta.
Forse il Rugbynsieme ci ha un pò confuso le idee.
Da qui in avanti ogni partita è iniziata con il mantra sfottò “ Occhio al colore della maglia”
La partita finisce con un pareggio, ma passiamo come secondi grazie alla differenza mete.
Durante la prima partita piove, durante la seconda piovizzica.
Tutti speriamo che migliori per giocare con il Petrarca, vincitore del suo girone, ma le tanto temute previsioni meteorologiche si avverano e inizia un diluvio tropicale.
Mi sorge un dubbio: non è che Modena è gemellata con Mumbai e quindi nello scambio culturale c’è anche un bel monsone?
Effettivamente sembra proprio di essere sotto un monsone, l’acqua scroscia e rende il campo di gioco una piscina di fango.
Comunque nonostante il tempo infame e il terreno di gioco, la partita con il Petrarca è sicuramente una di quelle più belle della stagione.
Stupenda con i ragazzi che lottano, scivolano nel fango e alla fine battono una squadra con una grande tradizione.
Siamo ai quarti di finale e sorpresa ci toccano i nostri cari cugini del Gispi.
Maledizione!! non bissiamo la bellissima partita precedente e si ferma così la nostra avanzata verso la finale.
A questo punto però ci meritiamo un po’ di riparo sotto i tendoni che ormai sono in mezzo al fango e danno l’impressione, insieme all’aspetto dei nostri ragazzi, di un campo profughi.
Rientriamo in campo contro il Milano ma perdiamo scatenando in questo modo l’ira dei nostri allenatori………….. ce la potevamo giocare.
L’ultimo avversario del torneo è il Livorno……….
Simone tira fuori l’asso dalla manica, chiama i ragazzi prima della partita e con calma gli spiega un nuovo schema: ”se perdiamo vi prendo a calci nel didietro per tutto il campo”.
Lo schema funziona; la squadra lotta, gioca e all’ultimo secondo pareggia e tanto basta per vincere la partita.
In questo modo abbiamo anche pareggiato i conti con la sconfitta subita all’Elba.
Bellissimo torneo e ottimi i funghi e le muffe nei vestiti degli allenatori e accompagnatori.
