Quanda al sul al sa volta indrè, adman ag pioeva a drè !

Dopo aver letto il titolo di questo articoletto qualcuno penserà che il babboNoce (in tal guisa sono ormai apostrofato dai nanetti che mi attorniano durante le partite, BabboNoce, tutta una parola !) sia definitivamente andato …
Oddio, dopo mesi di lotte greco-romane negli spogliatoi, di km a bordo campo a consultare il cronometro ed portare acqua, frutta secca e ghiaccio, mezzorate di terzi tempi a cercare di evitare battaglie con il cibo tipo quella del carnevale di Ivrea, beh alla fine un po’ di stanchezza può colpire tutti no ?
E invece no, mi spiace per voi ma ancora reggo ! Ed allora la dovuta spiegazione di questa singolare intitolazione dello scritto odierno che vi assilla … trattasi infatti di tipica frase in modenese “stretto” per celebrare la trasferta del 29 maggio al Torneo “Mucchi” appunto in quel di Modena, al bellissimo impianto di Collegarola che ci saremmo goduti anche di più se solo Giove Pluvio ci avesse risparmiato le secchiate d’acqua che ci hanno fatto compagnia fino quasi alla fine delle ostilità !
Come dicono a Modena, infatti, “Quando il sole si volta indietro, domani piove a diritto”: insomma quando il sole sbuca al tramonto dopo una giornata nuvolosa, l’indomani pioverà. E si vede che il 28 maggio il sole è sbucato proprio all’ultimo tuffo a Modena, a giudicare dalle botte d’acqua del giorno dopo !!!
La pioggia non è però riuscita a scalfire il clima di festa, in campo e fuori, con un terzo tempo continuo grazie agli stand organizzati dai bravissimi volontari locali. E, ricordiamolo, rugby fa anche rima con fango … e quello non è certo mancato, soprattutto nelle tende spogliatoio !
In questo clima novembrino sono scesi in campo 13 Rinoceronti U10 agli ordini di coach Fabio, “orfani” del mitico Tommaso T. al quale la palla tonda ha giocato un brutto scherzo e che i compagni hanno voluto salutare con un augurio di pronta guarigione.
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E sarà stata l’assenza del biondino, il clima non proprio dei migliori e forse la stanchezza per la stagione quasi alla fine (oltre al solito risveglio ante diluviano voluto dal Kaiser, evidentemente in difficoltà con la percezione delle distanze kilometriche tra Sesto ed il resto del mondo !) che ha fatto che si che alla fine i Rinoceronti hanno chiuso il torneo al 12° posto su 24 squadre, piazzamento comunque di tutto rispetto se si pensa che la finale disputata tra GISPI e CUS Milano è stata la rivincita (a favore dei cugini pratesi questa volta) del “Topolino”.
Durante la tenzone i nostri ragazzi hanno affrontato il Lanfranco Rugby
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il Livorno 1931 (ormai un classico, stavolta però finito male per i rossoblu)
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il CUS Verona Rugby
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i Pellerossa di Noceto
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il Modena 1965 verde
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ed infine (come a Prato) l’Ad Maiora Torino
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dopo un salutare cambio di maglia che ha fatto bene a tutti, tempo compreso visto che almeno l’ultima partita è stata giocata con il sole !
Tirando le somme possiamo dire che c’è un po’ di amaro in bocca, vista la differenza di gioco più che di risultati rispetto all’Elba. Con un po’ più di concentrazione i Rinoceronti avrebbero infatti potuto tranquillamente giocarsela quanto meno per i primi 8 posti, ma la giornata non era proprio diritta e soprattutto sul piano dell’aggressività i bambini hanno lasciato un po’ a desiderare: e quando si gioca con squadre di questo livello la disattenzione e la scarsa “grinta” sono vantaggi che non puoi offrire a chi sta dall’altra parte del campo.
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Si sono riviste, insomma, un po’ le pecche del passato, un attacco sterile ed una difesa affidata più o meno ad un paio di disperati “tappabuchi”, usciti dal campo quasi sui femori per le corse da una parta all’altra del rettangolo. Paradossalmente a volte anche troppi passaggi (o tentativi di passaggio) quando invece la scivolosità della palla consigliava di buttarla più sul piano fisico che su quello tecnico.
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Quanto poi al sostegno ed all’aggressività nei punti d’incontro merce troppo rara questa volta, e in un torneo di questo livello sono atteggiamenti che alla fine si pagano.
Due note anche sul piano comportamentale: alcuni bambini infatti hanno un po’ esagerato in atteggiamenti più da U6 che da U10, soprattutto nei momenti non di gioco (va sottolineato invece l’ottimo comportamento sul piano disciplinare dei nostri Rinoceronti durante le partite), ma evidentemente il clima per alcuni era da “la scuola è finita”.
Detto questo stiamo sempre parlando di bambini di 9-10 anni che anche stavolta hanno mostrato un coraggio da leoni, giocando anche sotto una pioggia battente, per cui c’è vanno capiti certi “sfoghi”, dovuti forse anche alla “rabbia” per i risultati.
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Ed infatti il nostro coach-filosofo Fabio alla fine era comunque contento (mitica la sua frase presa in prestito dal noto allenatore Carletto Ancelotti: “Speriamo di esserci comunque evolti !”), consapevole che anche questo torneo è stara una bella esperienza che se il tempo avesse dato una mano sarebbe stata sicuramente migliore, anche per i numerosi genitori accorsi a sostenere i Rinoceronti e che sotto il gazebo “societario” hanno ingaggiato l’ennesima battaglia contro l’insalata di riso e la porchetta, risultando naturalmente vincitori grazie al Chianti ed alla consueta biretta digestiva !
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A questo punto ci avviamo davvero alla fine della stagione, domenica 5 giugno infatti ci aspetta il Torneo “Borelli” dai cugini del Firenze 1931 che concluderà le fatiche dei Rinoceronti. Mi raccomando, non fate mancare il vostro sostegno ai nostri piccoli eroi che ancora una volta cercheranno di fare onore ai colori rossoblu: per cui vi aspettiamo numerosi al Campo di Marte !
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Per il Sesto hip hip hip … urrah urrah urrah !

Simone N.

Lo sport è apparentemente semplice, persino semplicistico:
due campi, una battaglia, un vincitore, un perdente,
e il giorno dopo si ricomincia.
(Jean Dion)

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