Qualcuno evidentemente alla fine si è risentito in Federazione … stanchi di sentire genitori “protestanti” a causa delle tragiche albe domenicali per accompagnare i pargoli in lungo e largo per la Toscana, complice la partita di Parisse e compagni per San Valentino, il pomeriggio di sabato 13 febbraio la FIR Toscana ci ha programmato un bel concentramento ad Arezzo, e tanto per gradire non ci siamo fatti mancare niente per rendere davvero da leggenda l’evento: pioggia, freddo e naturalmente mota a go go !
Le due classiche dozzine di Rinoceronti sestesi agli ordini di Fabio e Riccardo, questa volta divisi per età (Rossi i “2006”, Blu i “2007”), hanno sfidato intemperie degne della migliore brughiera scozzese affrontando in quel di Arezzo i locali del Vasari, i bianco viola del Florentia Rugby ed i blacks del Molon Labè (momento Rieducational Channel ! Dal greco classico, letteralmente “vieni a prendere”, classica espressione di sfida; secondo lo storico greco Plutarco fu pronunciata per la prima volta dal re di Sparta Leonida I in risposta alla richiesta di consegnare le armi avanzata dal re persiano Serse durante la battaglia delle Termopili), squadra nata da un progetto per lo sviluppo del rugby in collaborazione con Crete Senesi Rugby, Lions La Frontiera e Vikids Chianciano.
Le partite sono state tutte estremamente agguerrite, con andamenti opposti. Infatti mentre i Rossi sono partiti più forte per poi un po’ perdersi nel finale, i Blu hanno sofferto l’inizio delle ostilità per poi piano piano sfoderare quella grinta che rende i più piccoli davvero ammirevoli, in quanto è con la “cattiveria agonistica” che più di una volta hanno compensato differenze fisiche anche non di poco conto.
Sicuramente dai “grandi” ci aspettavamo qualcosa di più, soprattutto sul piano del gioco: i Rossi sebbene abbiano ottenuti buoni risultati nel punteggio, hanno però stentato a “giocare a rugby” inteso come gioco di squadra, affidandosi più alle giocate dei singoli e non mettendo quasi mai in pratica gli insegnamenti dei coach durante gli allenamenti.
Quel che è mancato in entrambe le squadre è stata soprattutto l’apertura del gioco, o per eccessi di protagonismo o per l’assenza di compagni a sostegno durante le azioni. E poi giovani, un po’ più svegli a rubar palloni, please !
Insomma non è un caso se a fine concentramento oltre ai proverbiali sermoni di Riccardo questa volta si sono aggiunti anche quelli di Fabio, assai “attapirato” per quanto messo in mostra dai suoi Rossi.
Il tempo che ci separa dai tornei si sta assottigliando, e quindi non resta che spronare i Rinoceronti ad allenarsi con maggiore dedizione ed attenzione per imparare e mettere in pratica gli schemi di gioco assai importanti in vista delle sfide che li attendono.
Il campo pesante comunque ha pesato e non poco, alla fine i bambini erano davvero stanchi, e nella sostanza è stata ancora volta una bella ed utile trasferta in terra aretina, dalla quale gli educatori sapranno trarre utili informazioni per il prosieguo.
Da censurare semmai il comportamento di alcuni babbi che, affetti da “febbre del sabato pomeriggio”, con la scusa della pioggia e del vento hanno sostenuto le squadre da dentro la club house vasariana, stranamente seduti con del liquido biondo in mano ed occupati ogni tanto a guardare un maxi schermo sul quale passavano le immagini di altri “bambini” un po’ più grandicelli impegnati in un concentramento denominato “Sei Nazioni” ! Vergogna !
Scherzi a parte, un grazie agli amici del Vasari per la consueta ottima ospitalità e tutti pronti per il prossimo concentramento del 28 febbraio quando i Rinoceronti si dovranno sdoppiare, con una squadra impegnata all’Isolotto e l’altra all’Acquacalda di Siena: per questi ultimi mi raccomando, secchielli e palette sono d’obbligo !
Nel frattempo la società pensa anche al futuro … !
Per il Sesto hip hip hip … urrah urrah urrah !
Simone N.
Con il talento si vincono le partite, ma è con il lavoro di squadra
e l’intelligenza che si vincono i campionati.
Michael Jordan