Eccoci alla seconda partita della stagione  e ci troviamo di fronte il Molon Labe che abbiamo già incontrato nella fase preliminare.
Abbiamo un brutto ricordo che vogliamo assolutamente scacciare.
Questa volta non dobbiamo sbagliare niente e vogliamo dimostrare di essere una squadra affiatata.
E questo oggi facciamo.
Partiamo calmi, una meta noi, una meta loro fino alla fine del primo tempo.
29-26 vantaggio loro.

Il secondo tempo è un’altra storia, iniziamo a giocare come sappiamo fare e i risultati si vedono; le mete arrivano una dietro l’altra.
Possono quindi entrare i ragazzi con meno esperienza e subito ci fanno capire che anche loro sanno quello che devono fare.
49-33.
Non abbiamo avuto paura e siamo andati a prendere .

(Molon labe in greco antico μολὼν λαβέ letteralmente : vieni a prendere.)

Ovviamente non ci dobbiamo fermare, ogni partita sarà diversa ma abbiamo capito che ogni volta che mettiamo la maglia è soltanto in prestito e che la dobbiamo onorare con l’impegno e il sacrificio.
Questa strada porta alla vittoria.
Una menzione speciale a Polvere che appena entrato in campo non ha avuto paura a buttarsi contro uno tre volte lui.
A questo punto possiamo lasciarci andare ai liberatori festeggiamenti con l’inno della squadra.
Tutto bellissimo ma dopo l’inno sorge un problema che gli allenamenti non riusciranno mai ad risolvere:

SONO STONATI COME CAMPANE! 

L’unica soluzione è iscrivere urgentemente tutta la squadra a  dei corsi di intonazione e ritmica sperando di poter cantare l’inno sempre più spesso.

Hip hip urrà.

Pier .