Cinghiale amaro …
Cari Amici,
eccoci qua a raccontare quanto accaduto in quel di Rapolano Terme domenica 15 aprile, quando diciannove Rinoceronti agli ordini dei coach ADSL e Franco T. si sono presentati in campo per disputare la seconda edizione del “Torneo del Cinghialino”.
Questa volta, fortunatamente, la ridente cittadina delle Crete Senesi ci accoglie con un clima più temperato rispetto allo scorso febbraio (vds. articolo di riferimento), anzi ottimo per lo sport visto che né il caldo né il freddo prevalgono.
I sestesi sembrano animati da buone intenzioni, nonostante la sveglia all’alba, e già nel riscaldamento si vede la voglia di giocarsela.
Inseriti nel girone più impegnativo, i Rinoceronti hanno però la possibilità di studiare le altre quattro squadre che prima si sfidano tra di loro, finché scendono in campo affrontando nell’ordine
Siena
Botticino (BS)
Città di Castello
ed infine l’Appia
vincendo tutte le partite e dimostrando soprattutto nell’ultima quella grinta che invece era un po’mancata nelle dispute con gli amici bresciani e umbri.
Come sempre accade, però, i sestesi non possono “sfruttare l’attimo” ma si trovano costretti ad aspettare ben due ore prima di giocare la finale contro il Fiumicino, squadra ostica e data per favorita nel torneo.
Dopo aver assistito alla sconfitta dei Rinocerontini U10 sempre con il Fiumicino, i sestesi scendono in campo con comprensibile “desiderio di vendetta” e nei primi tre minuti mettono alla frusta la compagine laziale, che però resiste agli urti ed anzi alla prima disattenzione li punisce con una meta in contropiede.
I ragazzi di coach ADSL e Franco T. però non ci stanno, e pareggiano con una meta di “cattiveria”, dovuta più però alla giocata del singolo che non all’azione corale. E’ l’ultimo fuoco, purtroppo, in quanto i romani, superato lo spavento iniziale, si organizzano ben bene e per ben due volte vanno in meta con azioni fotocopia, risucchiando abilmente i Rinoceronti al centro per poi liberare improvvisamente sulla fascia destra il loro giocatore più veloce al quale la nostra difesa non riesce ad opporre alcun ostacolo.
Complice la stanchezza, i sestesi non riescono a riorganizzarsi incaponendosi in inutili tentativi di sfondamento, finendo quindi per subire la quarta meta a un minuto dalla fine, in una situazione che la dice lunga: un solo Rinoceronte a fronteggiare tre giocatori romani.
Davvero un peccato, quindi; come ad Arezzo anche stavolta la sensazione è stata quella di un torneo alla portata dei ragazzi, che però non hanno saputo gestire alcune situazioni di gioco che avrebbero richiesto un diverso schieramento in campo ed una maggiore attenzione e pazienza.
Tuttavia c’è da essere contenti, si tratta sempre di un buon secondo posto in un torneo divertente e ben organizzato (unico appunto il clima un po’ troppo da “villaggio vacanze” !), anche se la sensazione alla fine è stata come quella di quando assapori un piatto (di cinghiale !) che si presentava succulento ma che invece ti lascia quel retrogusto amaro, dovuto ad una non impeccabile preparazione.
Ma bando ai piagnistei e tanti complimenti ai ragazzi che ci hanno messo grinta e voglia, semplicemente gli altri hanno giocato meglio, anche e soprattutto a livello tattico. Un’altra esperienza che dovrà servire ai rosso blu per affrontare al meglio i prossimi impegni e soprattutto per crescere nell’apprendimento del gioco.
Un saluto particolare, poi, al nostro Davide detto “Biagio”, che a causa di un infortunio dovrà stare lontano dall’ovale per qualche tempo. Un grande in bocca al lupo, Davide: Ti aspettiamo in campo quanto prima per vederti nuovamente sfrecciare !
Non resta che salutarci ma per poco: il fine settimana è alle porte e sarà un week end davvero speciale perché l’intera truppa sestese, dagli U6 agli U12 con genitori al seguito, sarà impegnata nell’agognata trasferta di due giorni all’Elba per il torneo del Pesciolino. Totani e polpi sono avvisati !
Per il Sesto hip hip urrà !
Simone N.
Lo sport mi ha insegnato tante cose. Il non pensare solo a me stesso, la gioia che si condivide con gli altri nei momenti di vittoria, la malinconia che si divide con gli altri nei momenti meno felici: ma soprattutto mi ha insegnato a vivere nella maniera più sana e pulita.
(Ruud Gullit)