E l’è buriana a Rapolano !
Cari Amici,
le immagini che seguiranno non sono tratte dalle Olimpiadi invernali coreane recentemente conclusesi, ma raccontano l’incredibile giornata rugbystica svoltasi in quel di Rapolano Terme domenica 25 febbraio.
Già molti giorni prima dell’evento i due coach sestesi avevano diramato un listone di convocati per questo concentramento denominato “Super 12” fortemente voluto dalla Federazione, al quale avevano aderito ben 16 società e che aveva come obiettivo quello di creare una giornata formativa per educatori, atleti, società e genitori.
Alla fine la giornata si è invece trasformata in un bell’allenamento per l’hockey su ghiaccio o per il curling, visto che il tanto annunciato Buran con relativa perturbazione al seguito ha davvero fatto la sua comparsa sul campo delle Crete Senesi, “fantozzianamente” puntuale come un orologio svizzero quando le squadre sono scese in campo per iniziare il riscaldamento !
Sotto un vento gelido ed una bella nevicata, dopo un briefing tra imbarazzati organizzatori e sconcertati educatori, davanti ad “appinguinati” accompagnatori ed attoniti genitori assiepati “vicini vicini” sotto la (inutile visto che il vento e la neve filtravano tranquillamente ai lati !) tribuna del campo da gioco, hanno avuto inizio le partite ad eliminazione diretta: vince chi si congela per ultimo !
La ventina di Rinoceronti U12 agli ordini di Franco T. (visto che coach ADSL, per restare in clima, pare fosse andato a visionare da vicino strani “campi in discesa” sulle Dolomiti) ha quindi affrontato in un clima siberiano i pari età del Siena, del Valdinievole, della Rappresentativa Toscana (una squadra di “Barbarians denoattri” formata da atleti delle varie società, tra cui anche alcuni Rinoceronti che si sono fatti particolarmente onore) ed infine i cugini del Firenze 1931.
Parlare di gioco e risultati in queste occasioni ha ancora meno senso, visto che per il freddo nemmeno era facile tenere la palla in mano, figuriamoci passarla e calciarla !
Ragion per cui chapeau a questi ragazzini terribili che hanno affrontato con il sorriso sulle labbra e la voglia di giocare e divertirsi ad ogni costo anche questa incredibile giornata.
Se proprio vogliamo fare una “notazione tecnica”, i Rinoceronti non hanno forse brillato per il gioco di squadra e per la disciplina tattica, ma grazie ad alcune individualità ed alla migliore preparazione atletica non hanno faticato ad imporsi contro Siena, Valdinievole e “Barbarians denoattri”.
Con il Firenze, invece, quando le forze sono cominciate a venire meno (visto che i sestesi hanno giocato le ultime due partite senza soluzione di continuità, in quanto era necessario finire alla svelta visto che il clima era pure in continuo peggioramento !), i Rinoceronti hanno dato vita ad una prestazione un po’ opaca, incaponendosi in continue mischie e tentativi di sfondamento individuali, a fronte delle continue aperture di gioco da parte dei cugini fiorentini. Servirà comunque come insegnamento per i prossimi impegni.
In ogni caso, come già detto un grosso applauso a tutti i bambini scesi in campo per il coraggio, la tenacia e lo spirito messo in mostra.
Inutile dire la gioia dei ragazzi per la doccia calda ed il terzo tempo, ed anche i poveri genitori (eccone uno !)
hanno gradito non poco le cibarie e relative bevande reperibili presso gli amici delle Crete Senesi.
Appena rifocillati e riscaldati tutti via verso casa, per paura di restare bloccati per strada.
Insomma una giornata che resterà sicuramente negli annali del rugby toscano, un evento che chiaramente tutti auspicavano ben diverso (erano previste fasce di gioco, arbitraggi “da grandi”, finali nel pomeriggio, ecc.) ma che alla fine comunque ha messo in mostra lo spirito di questo sport. E comunque in caso di campionato di “pallate di neve” i toscani sono un pezzo avanti !
Non resta quindi che salutarci in attesa di un nuovo impegno dei Rinoceronti, possibilmente con un meteo migliore !
Per il Sesto hip hip urrà !
Simone N.
Davide ha passato la palla …
Cari amici, avevo appena finito di scrivere il mio articoletto quando sono stato raggiunto dalla drammatica notizia della morte di Davide Astori, il capitano della Fiorentina. I rugbysti solitamente non amano il calcio: This is not soccer è stata forse la prima frase che ho letto su una maglietta dei frequentatori dei campi calcati da mio figlio. Ma la morte di un ragazzo di soli trentuno anni, di un babbo di una bambina di due anni, del compagno di una ragazza poco più che trentenne, non riguarda palloni tondi né ovali, né goal né mete. Davide non era solo un calciatore, era prima di tutto un ragazzo vero, schietto, ben voluto da tutti, un esempio per tutti gli sportivi.
Ciao Davide, i Rinoceronti del Sesto abbracciano forte la tua famiglia: ragazzo gentile, capitano vero, dentro e fuori dal campo … Per questo uno come te non muore mai, al massimo passa la palla …