INCIAMPO!
Cari Amici,
come preannunciato ad una sola settimana dal primo concentramento sestese, 19 Rinoceronti U12 si sono ritrovati la mattina del 15 ottobre a Coiano per partecipare al 10° torneo “S. Compiani” organizzato dai cugini del GISPI.
All’arrivo in quel di Prato la truppa sestese viene accolta da un tipico clima padano ed i più cominciano a dubitare del Lamma, primo tra tutti il “Gabbani denoattri” (il Boddi per i nuovi arrivati !) che si presenta al campo in bermuda (le infradito non se l’è sentita o forse non le ha rinvenute, in quanto già vittime del cambio di armadi da parte della consorte …) !
L’aria fresca ossigena il cervello ed a molti genitori, complici anche le valanghe di compiti a casa di cui sono stati caricati i ragazzini, riecheggiano nella mente rime di sommi vati …
Dopo un bel riscaldamento e con il sole che comincia finalmente “a squarciare l’aere” (tanto per rimanere in clima) ha inizio la tenzone alla quale partecipano 6 squadre di cui 2 dei padroni di casa.
I Rinoceronti dopo aver affrontato nell’ordine il Gispi 1, il Gispi 2 (vincitore finale), gli Etruschi Livorno, il Firenze 1931 ed il Livorno 1931, chiudono la fase “all’italiana” al terzo posto, ma poi perdono di misura la finalina con il Firenze e finiscono quindi il torneo al 4° posto.
Se comprensibili possono essere le sconfitte con il Gispi 2 ed il Livorno 1931, seppur dovute in buona parte anche a vistosi cali di attenzione impossibili contro squadre di questo calibro, la sconfitta nella finalina con i fiorentini (battuti invece nella prima fase) ha lasciato davvero l’amaro in bocca perché frutto più di disattenzioni, di scarsa concentrazione (maledetto terzo tempo !) e forse anche della tensione. Fatto è che quando i sestesi si sono rimessi a giocare a rugby e non “a lupo e pecore” sono anche andati vicini a pareggiare ma la partita era già finita.
Insomma questa finalina si è rivelata un “inciampo” (anagramma di “Compiani” !) in un percorso che fino a quel momento, a parte i blackout con Gispi 2 e Livorno, era stato assai soddisfacente, quanto meno sul piano dei risultati.
Diciamo subito però che il rugby di ottobre è come il calcio di agosto, soprattutto a questo livello, che quindi i conti si faranno molto più in là. A maggior ragione se pensiamo che la squadra sestese era formata da molti 2007 che per la prima volta affrontavano avversari più grandi in un torneo, peraltro di compagini assai rodate o comunque sicuramente maggiormente avvezze ad un gioco più “maschio” (anche troppo in certi frangenti).
Al di là dell’aspetto fisico, poi, i ragazzi dovranno soprattutto imparare a gestire le emozioni e la tensione ed a mantenere la concentrazione per tutta la durata di un torneo, partita dopo partita, perché in questa categoria mollare di un centimetro con la testa significa perdere 10 metri in campo.
Insomma, come giustamente ha detto a fine torneo coach Alessandro (comunque moderatamente soddisfatto per le risposte che ha avuto da alcuni ragazzi, un po’ meno per il collettivo, soprattutto a livello caratteriale e di concentrazione), “ci vorrà tanta pazienza e tempo ben sfruttato per imparare a gestire il livello per tutto il tempo di tutte le partite”.
Si riparte quindi con gli allenamenti, mettendoci alle spalle questo torneo che comunque è stato utile per fare esperienza.
Ai Rinoceronti serviranno grinta ma soprattutto tanta concentrazione e volontà, ed in questo anche noi genitori dovremo fare la nostra parte, senza naturalmente creare tensioni a degli “atleti” che sempre e comunque restano bambini che giocano con altri bambini.
Finiamo la nostra cronaca, quindi, con le solite immagini di genitori dediti allo sport preferito, il “magna e bevi”
con le inevitabili conseguenze soprattutto per le mamme: manco avessero giocato loro !
Scherzi a parte, abbiamo le mamme più belle del mondo !
Un sentito ringraziamento al nostro nuovo “grande” fotografo
e ci vediamo tutti ad Arezzo domenica prossima per il secondo concentramento dell’anno !
Per il Sesto hip hip urrà urrà urrà !
Simone N.
I campioni non si costruiscono in palestra. Si costruiscono dall’interno, partendo da qualcosa che hanno nel profondo: un desiderio, un sogno, una visione. Devono avere l’abilità e la volontà. Ma la volontà deve essere più forte dell’abilità.
(Muhammad Ali)