Il secondo concentramento di questa stagione organizzato da “noi del Sesto” si è svolto domenica 8 marzo 2015, “Festa della Donna”.
Abbiamo quindi voluto omaggiare con un rametto di mimosa tutte le donne presenti al campo di Via della Quercia, e non per piaggeria o tradizione (né per salvare da sicure botte e minacce di divorzio mariti/compagni che incautamente se ne erano dimenticati !) ma perché anche lo sport deve diffondere, soprattutto agli atleti in erba come i nostri figli, messaggi importanti come quello che questa festa vuole trasmettere.
Un grazie ancora, quindi ed in particolare, a tutte le mamme dei giovani rugbisti per le lavatrici e lo strofinio per togliere il fango dalle maglie, per i cerotti messi sulle sbucciature, per le merende ed i terzi tempi, per le lacrime asciugate quando fa male o quando la rabbia monta, per non essere mai sopra le righe, per le carezze, i baci e gli incoraggiamenti anche quando le partite non vanno proprio bene … grazie di essere sempre lì, acqua, vento, sole, preoccupate ma allo stesso tempo felici ed orgogliose di vedere un ciuffo di capelli che con una palla in mano corre nel vento verso una riga bianca …
Venendo alla “cronaca sportiva”, insieme ad un bel gruppo (24 bambini) di Rinoceronti in Via della Quercia sono scesi in campo i pari età del GISPI (presenti anche loro in gran numero) e degli Etruschi Livorno (la presenza dei quali ci ha fatto particolarmente piacere per tanti motivi, visto che le beghe dei grandi mai devono toccare i piccoli, tanto meno in ambito sportivo).
In una ventosa ma bella giornata di sole le cinque squadre (2 del Sesto, 2 del Gispi ed 1 degli Etruschi) si sono affrontate sul campo e soprattutto le compagini ospiti hanno mostrato sprazzi di bel gioco e grinta da vendere.
Per quanto riguarda “i nostri”, anche ieri schierati in due squadre miste tra 2005 e 2006, i bambini hanno faticato davvero molto a trovare la giusta concentrazione e carica agonistica, subendo in tutte le partite il gioco notevolmente più organizzato e dinamico degli avversari.
Soltanto nel derby, forse perché più liberi da “ansia da prestazione” che spesso li frena quando giocano tra le mura amiche, i Rinoceronti hanno dato vita ad un match tirato fino all’ultimo secondo.
Nelle altre partite, invece, anche quei piccoli atleti che solitamente per età, prestanza fisica e/o esperienza si mettono più in mostra non hanno brillato: il che dimostra ancor di più, se ce ne fosse bisogno, come il rugby sia uno sport di squadra.
Allo stesso tempo vanno però sottolineati positivamente l’impegno ed il gioco messo in mostra da altri bambini che finora erano stati un po’ più defilati nel gioco rispetto ad altri: il che fa ben sperare per il futuro, soprattutto per la crescita del gruppo.
Certo è che gli educatori – che durante le partite a più riprese si sono sgolati – dovranno lavorare molto (e anche velocemente visti gli imminenti tornei) non solo sul piano atletico-tattico ma anche su quello emotivo-caratteriale, cercando di tirar fuori quella grinta che in altre occasioni ha consentito ai Rinoceronti di affrontare senza timori squadre sicuramente più “attrezzate” ed organizzate; quella grinta che questa volta, come naturalmente può capitare (stiamo parlando di bambini tra i 9 ed i 10 anni, non ce lo dimentichiamo !) ha fatto un po’ loro difetto, con evidenti riflessi sul piano del gioco e dei risultati.
Non va poi dimenticata un’altra nota positiva: i due (ma soprattutto uno …) addetti ai campi che grazie a dei corsi intensivi di alfabeto (i campi erano ancora una volta due, il campo A ed il campo B) ed ad una settimana di training con le Giovani Marmotte (!),sono infatti riusciti ad evitare di spedire le cinque squadre a giro tra Via della Quercia ed il Parco del Neto !
Scherzi a parte, un grazie ancora a tutti i genitori che anche ieri si sono adoperati per la buona riuscita del concentramento, anche sotto l’aspetto “magnà e beve” (davvero un bel terzo tempo: complimenti e grazie ancora in particolare a Furio, Piero, Irene e Nunzy) ed un augurio di nuovo a tutte le donne, ma in particolare – consentitecelo – a quelle del Sesto Rugby che venerdì 6 marzo si sono ritrovate alla club house per una bella cena a cui hanno partecipato quasi in 70 !
Alla prossima allora e per il Sesto hip hip hurrà hurrà hurrà !
Simone N.
“Essere donna è così affascinante.
È un’avventura che richiede un tale coraggio, una sfida, che non finisce mai”
(Oriana Fallaci)