Prime ore del mattino di domenica 29 marzo 2015, in una tranquilla casa di Sesto Fiorentino … “Noooo, non può essere la sveglia ! Ma se mi sono appena addormentato ! Le 5,45 ?!? Ma è domenica !!! Chi ha messo la sveglia a quest’ora eh ? Cos’è, uno scherzo ?!? Mica siamo il primo d’aprile ! Cosa ? Noceto ? Oh cos’è Noceto ? Io conosco il Noce [noto accompagnatore e scribacchino petulante] ed il nocino [bono !] ma Noceto mi sfugge, specialmente a quest’ora !!! .
Ci mancava anche l’ora legale (pensandoci bene, visto che ci rubano un’ora di sonno, meglio chiamarla “ora illegale” !), come se non bastassero i 200 km di distanza tra Sesto Fiorentino e Noceto, ridente cittadina alle porte di Parma che domenica scorsa ha ospitato il XXI torneo Colla de Sensi, un grande evento al quale hanno partecipato una miriade di minirugbisti, tra cui i Rinoceronti delle categorie U8, U10 ed U12.
Affetto da idiosincrasia da torpedone, all’alba costringo pargolo e madre di costui alla gita in macchina, e siccome non è mai tardi seppur sveglio da prima delle 6 finisce che parto quasi alle 7, con conseguente volata in autostrada e presumibile perdita di un milione di punti sulla patente !
Poco prima di Parma raggiungiamo i due autobus del Sesto, partiti naturalmente da via della Quercia in orario (che sennò il Bartoloni chi lo sente !): dai finestrini saluti, linguacce, risate, visi appiccicati dal sonno … ma ormai ci siamo, manca poco al casello.
Arrivati al centro sportivo di Noceto la solita invasione di colori, di risate, di urla, l’odore della carbonella che già è stata avviata, gli stand in fase di montaggio.
Una mappa ed una lista in mano, alla ricerca dello spogliatoio perduto, eccolo, una mega palestra: il tempo di posare la borsa ed arriva il resto del gruppo, abbracci, battute, via i giubbotti ed i pantaloni lunghi, tutti in pantaloncini e calzini, già “vestiti” così da casa.
Eccoli qua, 14 Rinoceronti U10 al loro primo torneo del 2015: scherzano, ridono, parlano tra di loro, sembrano tranquilli e carichi, tutti in attesa di ricevere la loro maglia a strisce rosse e blu.
Compiuto il rituale via a piedi verso lo stadio poco distante dove si giocherà il torneo, il silenzio prende il sopravvento, pochi parlano: sarà il sonno ? I bambini sono concentrati, tesi o stanchi ? Mah, vedremo, l’importante è che si divertano.
Ed eccoci, l’impianto è davvero notevole, un campo in erba vera, che lusso ! E quanta gente !
Vicino al campo 1 (qui ce ne sono ben 8: non oso pensare cosa avrebbero potuto “combinare” i famosi addetti ai campi sestesi !) che sarà teatro della prima partita i Rinoceronti cominciano a scaldarsi; c’è un bel sole e forse la maglia “termica” è troppo, ma per ora è ancora fresco e le mamme non sentono ragioni. Si corre, si spinge, si allungano i muscoli, si simulano scontri, placcaggi e passaggi, si oliano gli ingranaggi (e così la rima è belle che fatta !).
Arriva il “terribile” accompagnatore con la lista delle partite, e giù la solita selva di domande ! Con chi si gioca, sono forti o no, dove si gioca, di che colore hanno le maglie, quando si mangia: un classico !
Si comincia ! Girone A con Rugby Milano, Farnese Rugby Colorno, Lyons Propaganda Piacenza.
Si aspetta la classifica e poi avanti, girone I con Etruschi Livorno (il derby toscano) ed Asti Rugby.
Ultima partita, il Rugby Rho.
Totale 6 partite, 48 minuti (ed oltre) di gioco, 14 bambini di 9 anni o poco più, svegli dalle 6 del mattino, in campo dopo 200 km di autobus: non c’è bisogno di aggiungere altro.
L’epilogo: 10° posto su 24 squadre, insomma il “lato sinistro della classifica”.
I risultati delle partite ? No, quelli no, come sapete non li citiamo, all’età dei nostri Rinoceronti contano l’impegno, la voglia di giocare, la disciplina ed il fair play, il grado di apprendimento di quanto gli educatori cercano di insegnare loro settimana dopo settimana.
Ed allora ? Allora davvero bravi i Rinoceronti U10 a Noceto !
Tanto cuore, tanta grinta, qualche azione da “rugby dei grandi”, qualche meta “da ricordare”, ma soprattutto un continuo tentativo di gioco di squadra, specialmente in quelle partite dove alla minore esperienza e prestanza fisica rispetto alle altre compagini le maglie rossoblù hanno cercato di sopperire con il sostegno ai compagni impegnati nel recuperare o nel portare avanti il pallone o nell’arginare la spinta dei “pacchetti” di mischia avversari o nel cercare di arrestare le corse a meta di alcuni ragazzini più simili ad U14 che non ai pari categoria sestesi.
Certo, abbiamo visto ed apprezzato squadre di esperienza, prestanza fisica ed organizzazione di gioco superiori alla nostra, ma eccezion fatta per l’ultima partita, quando la stanchezza ed il calo di concentrazione si sono inevitabilmente fatti sentire, i Rinoceronti se la sono giocata con tutti: e dire che per 2/3 la squadra era composta da bambini del 2006, alcuni dei quali al loro primo torneo.
La soddisfazione quindi è stata tanta, sia per gli educatori, sia per i genitori che entusiasti hanno aspettato i loro piccoli eroi “sotto la curva”: solo i bambini alla fine non erano contentissimi, negli occhi di alcuni di loro anche lacrime ma “di rabbia”, un bel segnale di carattere !
Passata la “depressione” per non aver conquistato la coppa o la medaglia (vere ossessioni di questi ragazzini terribili !) una bella doccia ristoratrice e di corsa via verso il terzo tempo, dove i colori delle maglie non sono più motivo di divisione ma anzi istigano la curiosità nel sapere da dove vengono i “vicini di fila”, a che livello di FIFA 15 sono arrivati, se hanno le figurine da scambiare e via e via, finchè tutti, senza vincitori né vinti, si ritrovano davanti ad un “democratico” piatto di pasta!
Tra una barzelletta e l’altra si fanno le 15, è tardi, si deve tornare a casa: il sole si è velato e la stanchezza comincia a farsi sentire, Sesto ci attende con un pizzico di malinconia perché seppur faticosa è stata davvero una bella giornata.
“A martedì !” si promettono i compagni, gli autobus chiudono le porte, un ultimo caffè e via verso casa.
Un grazie agli amici del Noceto Rugby per l’ospitalità e l’organizzazione, ai nostri educatori per la pazienza e la tenacia, ai genitori che hanno affrontato la trasferta ed a quelli che sono rimasti a casa ma comunque hanno chiamato per sapere come era andata: anche questo vuol dire essere gruppo e fare squadra.
Ora due settimane di stop prima di un concentramento “fiorentino” (meno male !). Nel mezzo la Pasqua, qualche giorno di vacanza, la prospettiva di passare momenti di relax con i nostri figli, magari usando l’uovo di cioccolato a mo’ di palla ovale, che tanto se si rompe in mille pezzi meglio, lo si mangia e dentro c’è la sorpresa … quella davvero bella che ci hanno fatto i Rinoceronti a Noceto !
Tanti auguri a tutti e per il Sesto hip hip hurrà !
Simone N.
“Dall’uovo di Pasqua è uscito un pulcino
di gesso arancione col becco turchino.
Ha detto: “Vado,mi metto in viaggio
e porto a tutti un grande messaggio“.
E volteggiando di qua e di là
attraversando paesi e città
ha scritto sui muri, nel cielo e per terra:
“Viva la pace,abbasso la guerra“
(Gianni Rodari)